Il simbolo del samurai

17 Maggio 2018

 

 

 

I beni di un daimyo rientravano generalmente in due categorie: oggetti per uso ufficiale (omote-dōgu) e oggetti uso privato (oku-dōgu). I beni ufficiali includevano, tra gli equipaggiamenti utilizzati nelle occasioni ufficiali,armi e armature appropriati per il rango di daimyo e per lo status del clan di probvenienza. La spada era chiamata "l'anima del samurai" ed era considerata sacra come simbolo del samurai. Tra i più preziosi possedimenti del daimyo, le spade erano gli oggetti più frequentemente utilizzati come regalo nelle case militari dello shogun, dei daimyo e dei samurai che li servivano.

 

Per lo shogun e i daimyo, le spade e le altre armi erano un mezzo importante per rappresentare il loro status. La katana veniva indossata in pubblico infilata nella cintura, oppure decorava l'alcova della residenza del samurai e costituiva il bene più prezioso della sua famiglia. A partire dal periodo Edo, una volta che le armi da fuoco cominciarono ad essere ampiamente prodotte dalla seconda metà del XVI secolo in poi, le spade avevano cessato di essere la principale arma di guerra. Ciononostante esse continuarono ad esistere come oggetti cerimoniali di primaria importanza e anche dopo l'avvento della pace la katana mantenne il suo significato, spesso come donio formale scambiato tra shogun e daimyo. La tachi era la più nobile tra le spade giapponesi, seguita da katana e wakizashi. Le lame della spada giapponesi erano dotate di forniture appropriate: le tachi avevano quasi sempre montature decorative per le cerimonie di corte, mentre katana e wakizashi erano montate con elementi più pratici, che tuttavia potevano raggiungere altissimi livelli di realizzazione tecnica. Montature di qualità eccezionale, specie con riferimento alle parti in metallo e ai decori in lacca, accompagnavano quindi spesso le lame più importanti. 

Armi strettamente da uso, quali le alabarde e le lance, non erano in genere usate per le cerimonie formali. 

 

Gli esponenti più importanti della classe guerriera dei samurai gareggiavano tra loro collezionando spade della migliore qualità artistica dai periodi Heian e Kamakura. Il collezionismo di katana e di montature atte ad ospitarle ha quindi radici antichissime. La richiesta di montature per spada di alta qualità durante il periodo Edo ha portato allo sviluppo di uno standard estremamente elevato di lavorazione del metallo, tra cui incisioni dettagliate, intarsi e altre tecniche elaborate con cui ornare la superficie di questi accessori per la spada giapponese.

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La spada era chiamata "l'anima del samurai" ed era considerata sacra come simbolo del samurai.
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