5 elementi fondamentali del kabuto

10 Aprile 2020

Gli elmi delle armature giapponesi furono realizzati con tantissimi stili costruttivi, forme e caratteristiche. Tuttavia, quasi sempre permangono questi cinque elementi, che nel corso dei secoli della storia del Giappone ebbero molte varianti ma non vennero mai abbandonati.

  • La parte più importante del kabuto, quella dove l’armaiolo dimostrava la propria maestria, è sicuramente il coppo (hachi), la calotta in ferro che proteggeva la testa del samurai. Il primo tipo di coppo a diffondersi in Giappone fu quello a struttura lamellare: questo particolare tipo di kabuto è costituito da una serie di lamelle in ferro, a formare una sorta di struttura a “spicchi” che si riuniscono sulla sommità. 
  • Ogni lamella era fissata con dei rivetti a quella adiacente e, alla base, a una fascia perimetrale (koshimaki). Tale elemento dava solidità e forma all’intero elmo e sebbene sia nascosto alla vista, é da considerarsi uno dei piú importanti del kabuto.
  • Una importante e ricorrente componente dei kabuto, a prescindere dalla tipologia del coppo, è lo shikoro. Questa particolare protezione si presenta come una serie di piastre parallele, legate e sostenute da diversi lacci (ito). Collegato in fondo al coppo, la principale funzione dello shikoro era quella di proteggere il collo del samurai. La forma dello shikoro varia a seconda del periodo di produzione e del tipo di armatura da samurai. 
  • La piastra superiore dello shikoro veniva ripiegata sui lati dell’elmo, all’altezza delle tempie, formando un’altra delle più caratteristiche componenti del kabuto: il fukigaeshi. Se durante il periodo medievale, dominato da archi e frecce, i fukigaeshi furono un’ indispensabile protezione per il volto del samurai, con la modernizzazione degli eserciti del periodo Sengoku essi persero progressivamente la loro importanza, dato che i proiettili e le diffuse armi in asta della fanteria (yari) potevano perforarli con facilità. Inoltre, i fukigaeshi medievali restringevano il campo di viso del guerriero, una condizione che negli scontri sulla lunga distanza non poneva particolari problemi ma che sul campo di battaglia non era certo ottimale. Nonostante ciò, i fukigaeshi rimasero comunque presenti su gran parte dei kabuto, spesso utilizzati come supporto per i kamon, i simboli araldici dei clan samurai. 
  • Un’altro elemento del kabuto che troviamo in maniera ricorrente e con diverse forme è la visiera (mabisashi). Applicata al koshimaki tramite rivetti ribattuti o lasciati a vista (sanko-no-byō), poteva essere lasciata in ferro naturale, oppure rivestita con pelle stampata a stencil o ancora rivestita in lacca. Un ulteriore tipo di decorazione comunemente visibile sulla mabisashi nelle tosei gusoku è realizzata a sbalzo, con sopracciglia (mayu) e rughe (shiwa) stilizzate, mentre più rare, e ristrette alla regione di Kaga, sono quelle con raffinate applicazioni in ferro (kirigane).
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